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13/09/2011 - L'Eco di Bergamo
Sala Greppi, parata di stelle per raccontare la magia dell'Est Cambio di programma, la rassegna parte il 6 ottobre con la georgiana Virsaladze.
Nei concerti Ciaikovskij, Bartok, Dvorak e brani ispirati alla maniera zigana.
Le novità dell´ultimo minuto arrivano dai pianisti. Il cartellone del 30° Festival Internazionale «Concerti d´Autunno» in Sala Greppi non inizia più il 29 settembre con Andrea Lucchesini, come già annunciato, bensì una settimana dopo, giovedì 6 ottobre, con Elissò Virsaladze.
L´artista georgiana, al debutto nella manifestazione in Sala Greppi (ma già nota al pubblico del Festival Pianistico) avrà l´onore di un´apertura interamente nel segno di Schumann: Kreisleriana, secondo le richieste del direttore artistico Stefano Lania, seguita dalla temibile Fantasia op.17 e dall´Arabesque op.18.
Andrea Lucchesini ha dovuto dare forfait per un incidente al polso che lo obbliga a un mese di assoluto riposo. Il pianista toscano, beniamino del pubblico bergamasco, recupererà il suo concerto alla conclusione del festival, giovedì 15 dicembre. «Il programma – informa Stefano Lania – mantiene l´impegno di proporre interpreti nuovi assieme a brani rari o assenti da tempo dai palcoscenici bergamaschi. È questo il caso del II Libro del Clavicembalo ben temperato, che non viene eseguito a Bergamo da 25 anni». Un arduo cimento che vedrà come protagonista, il 12 dicembre, il francese Cèdric Thiberghien, premio Long-Thibaut nel 1998. Un altro tocco raffinato è quello del pianista Marc-Andrè Hamelin, che ritorna martedì 6 dicembre tra Haydn, Stockhausen e Ravel. Il quinto e ultimo dei pianisti, nuovo per la platea bergamasca, è Sophia Lisovskaya (27 ottobre) giovane russa di Scuola Neuhaus.
Stefano Lania spiega anche che «tutta questa stagione guarda a Est, con Ciaikovskij, Bartok, Dvorak, Liszt e anche Ligeti e molti brani che si ispirano alla maniera zigana, romena o ungherese».
Un concerto esemplare in tal senso quello del Trio di Parma, uno dei ritorni di qualità, che il 10 novembre proporrà il celebre Trio «Dumky» op. 90 di Dvorak e il Trio in la minore op. 40 di Caikovskij. O anche il duo violino pianoforte di Philippe Graffin e Claire Désert, il 17 novembre, con Bartok, Debussy e Ravel.
Il direttore artistico sottolinea la particolarità del sestetto composito del 25 novembre. Il prezioso Quartetto d´archi Auryn, si unirà al violoncello di prestigio ed esperienza David Geringas ed alla viola di Nobuko Imai per proporre il Sestetto n. 2 di Brahms – palestra per il successivo cimento sinfonico – e la Verklarte Nacht (Notte trasfigurata) op. 4 di Schoenberg il giovanile capolavoro del tedesco sospeso tra Wagner e Brahms, nella prima versione originale.
Tra i concerti rimanenti ce ne sono almeno tre che si fanno notare: quello interamente dedicato a Bach da Ton Koopman e Catherine Manson, clavicembalo e violino, l´8 dicembre, e quello con gli Harmonices Mundi di Claudio Astronio del 20 ottobre, interamente dedicato a due dei più significativi tra i figli di Johann Sebastian: Wilhelm Friedemann e Johann Christian, il «londinese».
Infine, giovedì 13 ottobre, il quartetto d´archi di Cremona proporrà un tutto Mozart, tra cui il bellissimo Quintetto K. 581 con clarinetto di bassetto, che vedrà in azione l´autorevole Alessandro Carbonare.
bernardino zappa
- Allegato
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